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mercoledì 1 aprile 2020

La leggenda del pesce d'aprile.


Vi siete mai chiesti perché il primo aprile c'è la tradizione di fare scherzi per poi esclamare "pesce d'aprile?

Le origini.
Le origini del pesce d'aprile non sono certe, anche se sono state proposte diverse teorie. Prima dell'adozione del calendario Gregoriano, nel 1582, il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo (la vecchia data dell'equinozio di primavera) e il 1 aprile. Una delle ipotesi più accreditate vuole dunque che, a seguito del cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e vennero quindi additati come gli sciocchi d'aprile”. Da qui l'origine burlesca dell'1 aprile.

La leggenda.
La leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuassero a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a consegnar loro regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto poisson d'avril: pesce d'aprile, in francese.

In Italia.
In Italia l'usanza dell'1 aprile è recente: risale agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere l'abitudine francese fu Genova, dove la passione per gli scherzi d'aprile sbarcò nel suo porto così vivace. La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione.
Già ma il nome... Cosa c’entrano i pesci? Anche per questo c’è una spiegazione ed è che i pesci abboccano facilmente all’amo. Come le vittime delle burle “abboccano” facilmente alla presa in giro.

In Scozia il pesce d'aprile dura due giorni, nel secondo, il Taily Day, ci si diverte ad attaccare sulla schiena dei malcapitati (sciocchi o gawls) un cartello con la scritta "Kick me!" che significa “Dammi un calcio!”.

Ecco alcuni lavoretti che potrete realizzare con facilità.



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