Il
lapbook è un insieme dinamico e creativo di
materiali che rientra nella sfera del learning by doing (imparare
facendo), in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento.
Nello specifico, si tratta della costruzione di cartellette
di cartoncino di diverse dimensioni e formati che servono per
contenere tutti gli elementi realizzati su un argomento. Questi
elementi consistono in disegni, fotografie, brevi descrizioni, ecc., che
andranno poi a costituire – posizionati all’interno del lapbook –
dei minibook di diversi formati, da consultare per ripassare e
consolidare le nozioni, arricchire man mano che lo studio procede,
personalizzare come meglio si crede…
L’obiettivo finale è quello di realizzare una mappa
tridimensionale e interattiva di ciò che si è studiato e
appreso, mediante un lavoro concreto e personalizzato.
Il disegno di Diletta (3a D). |
Lo scheletro di Lucy (Diletta, 3a D). |
Il 24 novembre del 1974, in Africa, torna alla luce lo scheletro della più antica antenata dell’umanità. Da allora Lucy non ha smesso di stupire e commuovere il mondo interno. Questa è la sua storia.
La
storia. Era il 24 novembre 1974 quando vennero scoperti i resti
di Lucy, l'ominide più noto mai ritrovato e vissuto 3,2 milioni di
anni fa. Era alta circa un metro e pesava probabilmente 25 kg.
L’australopiteco
Lucy è
la "nostra bisnonna". È l'ominide più famoso mai
ritrovato e la sua scoperta - 41 anni fa - è stata fondamentale (ma
non risolutiva) per disegnare l'evoluzione della nostra specie.
Gli
studiosi si trovarono di fronte lo scheletro più completo di un
antenato umano antico di oltre 3 milioni di anni: ben 52 ossa, tra le
quali le ossa degli arti, la mandibola, alcuni frammenti del cranio,
costole, vertebre e soprattutto il bacino, che permise di capire che
si trattava di una femmina. La sera stessa, riuniti intorno al fuoco
i paleoantropologi le diedero un nome: la chiamarono Lucy, prendendo
spunto da una delle canzoni che nell'accampamento venivano ascoltate
di più: Lucy
in the sky with diamonds,
dei Beatles.
Lo
scheletro fossile di Lucy manca delle estremità inferiori, ma le
ossa delle gambe e il bacino dimostrano che la stazione eretta era
acquisita già 3,2 milioni di anni fa (è questa la datazione eretta
dello scheletro): gli ominidi si muovevano quasi sempre in quella
posizione, non solo per alcuni tratti.
Come
si è evoluta. Due milioni e
mezzo di anni fa, gli afarensis si
divisero in specie diverse. «Alcuni», spiega Johanson, «scelsero
una dieta vegetariana, sviluppando denti robusti. Altri preferirono
una dieta onnivora, ricca di carne. Mandibole e denti ebbero così
meno da masticare (a parità di volume la carne nutre più dei
vegetali) e rimpicciolirono. In compenso crebbe la scatola cranica. E
con essa il cervello». Anche perché, per rompere le ossa e ricavare
il nutriente midollo in esse contenuto, questi nipoti di Lucy
inventarono i primi attrezzi di pietra.
I lapbook dei bambini:
Ciao maestra sono Martina
RispondiEliminaBellissimi
RispondiEliminaCiao maestra sono Diletta
RispondiEliminaBellissimi la scritto n mio padre
RispondiEliminaCiao maestra
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