venerdì 3 aprile 2020

Il metodo Feuerstein: l'organizzazione dei puntini.


"E’ meglio una testa ben fatta
che una testa ben piena"
(M. Montaigne)



Chi è Reueven Feuerstein.
Nato nel 1921 in Romania da una famiglia ebrea, durante la sua lunga vita ha vissuto soprattutto in Israele, dove si è trasferito dopo essere sopravvissuto alla shoah. Come da lui dichiarato, si è occupato da sempre di apprendimento ed educazione: è proprio dopo la fine della seconda guerra mondiale che, ricevendo l’incarico di occuparsi all'educazione degli adolescenti sopravvissuti alle persecuzioni razziali. Si trattava, per la maggior parte, di orfani, appartenenti a varie culture, provenienti da numerosi paesi europei e africani, i quali, a causa delle terribili esperienze vissute, presentavano carenze cognitive molto simili a quelle dei soggetti affetti da insufficienze mentali.
Fu proprio a partire dagli studi sugli adolescenti che Feuerstein e i suoi collaboratori misero a punto un programma di intervento cognitivo (PAS), diventato noto nel mondo come metodo Feuerstein.

Il potenziamento cognitivo.
Il metodo Feuerstein mira al potenziamento delle abilità cognitive dell’individuo, basandosi sul principio che l’intelligenza è una capacità che si può sviluppare e potenziare. Per far sì che questo potenziamento avvenga, però sono necessarie delle esperienze di Apprendimento Mediato, ovvero stimoli che vengono filtrati attraverso l’aiuto dell’adulto (mediatore), in modo tale che il bambino non abbia un apprendimento passivo, ma bensì attivo.
L’apprendimento, per Feuerstein, non avviene attraverso uno stimolo che si incontra e che genera una risposta, ma avviene attraverso un terzo elemento che è la mediazione, di cui si fa portatore l’adulto. Per fare questo, il mediatore quindi non lavora su contenuti specifici (come storia, geografia, matematica), ma sui processi di apprendimento necessari per imparare questi contenuti (si focalizza l’attenzione non sul “cosa” si impara, ma sul “come” si impara), in modo tale da poter utilizzare queste conoscenze sia in ambito scolastico (per lo studio e per i compiti), sia nelle svariate occasioni che la vita propone (metacognizione).

Gli esercizi con carta e matita.
Per potenziare la mente si utilizzano strumenti “carta-matita" che aiutano a processare le informazioni attraverso il potenziamento delle funzioni cognitive. Strumenti come ”Organizzazione di Punti” favoriscono l’apprendimento del comportamento di pianificazione e dei processi di analisi e sintesi.

Imparare ad imparare.
Il metodo Feuerstein non mira solo al potenziamento delle abilità cognitive del bambino: lo aiuta ad acquisire un metodo di studio.
Uno dei maggiori problemi dei genitori è aiutare i propri figli nello studio e nei compiti a casa. Il problema è che i ragazzi spesso mancano di metodo e quindi lavorano molte ore per ottenere risultati minimi. 
Il metodo Feuerstein è nato proprio per migliorare il metodo di studio del bambino e può apportare notevoli miglioramenti non solo nelle specifiche situazioni di difficoltà ma a tutti i ragazzi (e anche agli adulti!).
Impara ad imparare!”, questo è il nostro motto quando parliamo dei compiti e dello studio assegnato ai bambini. Perché sapere come affrontare lo studio e i compiti non è sempre una cosa scontata, è un’attività complessa che richiede l’utilizzo di più abilità cognitive (attenzione, memoria, pianificazione, ecc). Per questi motivi è necessario istruire i bambini ad imparare ad apprendere. Il metodo Feuerstein raggiunge pienamente questi obiettivi, aiutando i bambini e i ragazzi a diventare persone ad alto funzionamento mentale.
Ecco le prime tre schede sull'organizzazione dei punti. Vediamo chi arriva all'ultima.
3) https://drive.google.com/file/d/17blqJaUMZYzcljfHzqlk_j5WQYZjlIZs/view?usp=sharing




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