l'anno scolastico sta per finire. Quindi, per non affaticarvi troppo, ho pensato di ripetere il programma di storia con un gioco fantastico: un vero telequiz.
Nato
nel 1921 in Romania da una famiglia ebrea, durante la sua lunga vita
ha vissuto soprattutto in Israele, dove si è trasferito dopo essere
sopravvissuto alla shoah. Come da lui dichiarato, si è occupato da
sempre di apprendimento ed educazione: è proprio dopo la fine della
seconda guerra mondiale che, ricevendo l’incarico di occuparsi
all'educazione degli adolescenti sopravvissuti alle persecuzioni
razziali. Si trattava, per la maggior parte, di orfani, appartenenti
a varie culture, provenienti da numerosi paesi europei e africani, i
quali, a causa delle terribili esperienze vissute, presentavano
carenze cognitive molto simili a quelle dei soggetti affetti da
insufficienze mentali.
Fu
proprio a partire dagli studi sugli adolescenti che Feuerstein e i
suoi collaboratori misero a punto un programma
di intervento cognitivo (PAS),
diventato noto nel mondo come metodo
Feuerstein.
Il
potenziamento cognitivo.
Il
metodo Feuerstein mira al potenziamento
delle abilità cognitive dell’individuo,
basandosi sul principio che l’intelligenza è una capacità che si
può sviluppare e potenziare. Per far sì che questo potenziamento
avvenga, però sono necessarie delle esperienze di Apprendimento
Mediato, ovvero stimoli che vengono filtrati attraverso l’aiuto
dell’adulto (mediatore), in modo tale che il bambino non abbia un
apprendimento passivo, ma bensì attivo.
L’apprendimento,
per Feuerstein, non avviene attraverso uno stimolo che si incontra e
che genera una risposta, ma avviene attraverso un terzo elemento che
è la mediazione, di cui si fa portatore l’adulto. Per fare questo,il
mediatore quindi non lavora su contenuti specifici (come
storia, geografia, matematica), ma
sui processi di apprendimento necessari per imparare questi contenuti
(si
focalizza l’attenzione non sul “cosa” si impara, ma sul “come”
si impara), in modo tale da poter utilizzare queste conoscenze sia in
ambito scolastico (per lo studio e per i compiti), sia nelle svariate
occasioni che la vita propone (metacognizione).
Gli
esercizi con carta e matita.
Per
potenziare la mente si
utilizzano strumenti “carta-matita" che aiutano a processare
le informazioni attraverso il potenziamento delle funzioni cognitive.
Strumenti come ”Organizzazione di Punti” favoriscono
l’apprendimento del comportamento di pianificazione e dei processi
di analisi e sintesi.
Imparare
ad imparare.
Il
metodo Feuerstein non mira solo al potenziamento delle abilità
cognitive del bambino: lo aiuta ad acquisire un metodo di studio.
Uno
dei maggiori problemi dei genitori è aiutare
i propri figli nello studio e nei compiti a casa.
Il problema è che i ragazzi spesso mancano di metodo e quindi
lavorano molte ore per ottenere risultati minimi. Il
metodo Feuerstein è
nato proprio per migliorare il metodo di studiodel
bambino e può apportare notevoli miglioramenti non solo nelle
specifiche situazioni di difficoltà ma a tutti i ragazzi (e anche
agli adulti!).
“Impara
ad imparare!”, questo è il nostro motto quando parliamo dei
compiti e dello studio assegnato ai bambini. Perché sapere come
affrontare lo studio e i compiti non è sempre una cosa scontata, è
un’attività complessa che richiede l’utilizzo di più abilità
cognitive (attenzione, memoria, pianificazione, ecc). Per questi
motivi è
necessario istruire i bambini ad imparare ad apprendere.
Il metodo Feuerstein raggiunge pienamente questi obiettivi, aiutando
i bambini e i ragazzi a diventare persone ad alto funzionamento
mentale.
Ecco
le prime tre schede sull'organizzazione dei punti. Vediamo chi arriva
all'ultima.
Vi
siete mai chiesti perché il primo aprile c'è la
tradizione di
fare scherzi per poi esclamare "pesce
d'aprile?
Le
origini.
Le
origini del pesce d'aprile non sono certe,
anche se sono state proposte diverse teorie. Prima dell'adozione del
calendario
Gregoriano,nel
1582, il Capodanno era celebratotra
il 25 marzo (la
vecchia data dell'equinozio
di primavera)
e
il 1 aprile.
Una delle ipotesi più accreditate vuole dunque che, a seguito del
cambiamento di calendario, non tutti si abituarono alla modifica e
vennero quindi additati come gli “sciocchi
d'aprile”.
Da qui l'origine burlesca dell'1 aprile.
La
leggenda.
La
leggenda vuole che molti francesi, contrari a questo cambiamento o
semplicemente sbadati, continuassero
a scambiarsi regali tra marzo e aprile,
festeggiando il Capodanno come
ai vecchi tempi. Dei burloni iniziarono così, per sbeffeggiarli, a
consegnar loro regali
assurdi o
vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto si poteva trovare
un biglietto con scrittopoisson
d'avril:
pesce d'aprile,in
francese.
In
Italia.
In
Italia l'usanza dell'1 aprileè
recente: risale
agli anni tra il 1860 e il 1880. La prima città ad accogliere
l'abitudine francese fuGenova,
dove la passione per gli scherzi d'aprile sbarcò nel suo porto così
vivace. La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi
prese piede anche tra il resto della popolazione.
Già
ma il nome... Cosa c’entrano i pesci? Anche per questo c’è una
spiegazione ed è che i
pesci abboccano facilmente all’amo.
Come le vittime delle burle “abboccano” facilmente alla presa in
giro.
In
Scozia il
pesce d'aprile dura due
giorni, nel
secondo, il Taily
Day,
ci si diverte ad attaccare sulla schiena dei malcapitati (sciocchi o
gawls)
un
cartello con la scritta "Kick me!" che significa “Dammi
un calcio!”.
Ecco
alcuni lavoretti che potrete realizzare con facilità.
l'analisi
grammaticale consiste
nell'associare ad ogni parola
una
parte del discorso:
articolo:
determinativo, indeterminativo
nome
o sostantivo:
comune o proprio; di cosa, di animale o di persona; concreto o
astratto; primitivo o derivato; individuale o collettivo; alterati;
numero e genere
aggettivo
qualificativo:
comparativo di maggioranza, comparativo di minoranza o comparativo
di uguaglianza; superlativo relativo o superlativo assoluto
verbo:
forma attiva, passiva o riflessiva; coniugazione; modo e tempo
verbale
aggettivi
e pronomi:
possessivi, indefiniti, numerali, interrogativi, esclamativi,
dimostrativi
avverbio:
di luogo, di tempo, di modo
interiezione:
oh!, ah!,..
Questo
sito esegue anche l'analisi
grammaticale dei verbi,
ossia associa ad ogni verbo:
la
coniugazione:
propria (essere o avere), prima (*are), seconda (*ere) o terza
(*ire)
il
modo:
indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, gerundio o
participio
il
tempo
in
cui si svolge l'azione: presente, passato, imperfetto o futuro
la
persona
alla
quale si riferisce il verbo: prima, seconda o terza singolare oppure
prima, seconda o terza plurale oppure persona indefinita
Ecco il link per incominciare con l'analisi grammaticale (semplice):
Invece per ripassare i verbi vi propongo i seguenti giochini interattivi. Nell'ordine l'esercizio numero 1 riguarda le coniugazioni; il numero 2-3-4 dal presente all'imperfetto, dal presente al futuro e dal presente al passato remoto; il numero 5 il verbo essere; il numero 6 il verbo avere:
In questo esercizio occorre collocare ciascuna delle parole presentate (pronomi e aggettivi possessivi, numerali, dimostrativi e indefiniti) nel “contenitore” corretto.